La varhackara è una delle specialità più rare e identitarie della Carnia, oggi riconosciuta come Presidio Slow Food. Nasce a Timau (Paluzza) come antica ricetta di recupero, quando del maiale non si buttava nulla: pancetta, guanciale, lardo e ritagli nobili, macinati finemente a coltello e insaporiti con erbe di montagna e aglio. Il risultato è un impasto cremoso, profumatissimo e saporito, da spalmare sul pane caldo, servire con polenta o usare come base ricca per frittate, minestre, uova e ripieni. La varhackara è la Carnia che abbonda, che nutre, che sa aspettare. Un sapore autentico, forte, ma rotondo. Una memoria che si mangia, e che non si dimentica.
Da gustare:
Spalmata su crostoni caldi
Con patate lesse o polenta
Come base per ripieni, frittate o risotti rustici
La varhackara è un segreto di montagna, fatto di sapienza e abbondanza. Un concentrato di gusto per veri buongustai.